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Predizione di incidenza e persistenza della rinite allergica negli adolescenti


Modelli predittivi sono stati raramente utilizzati nella ricerca e nella pratica delle allergie. Tuttavia, potrebbero fornire un supporto ai medici nella consulenza dei pazienti.

Lo scopo di uno studio prospettico di coorte è stato quello di creare modelli predittivi per l'incidenza e la persistenza della rinite allergica durante l'adolescenza.
Lo studio basato sulla popolazione è stato condotto su soggetti tra i 9 e gli 11 anni.

Sono stati usati i potenziali fattori di rischio per le malattie atopiche ottenuti al basale in 2.810 soggetti per creare modelli predittivi di regressione logistica per l'incidenza e la persistenza di rinite allergica diagnosticata dal medico con i sintomi presenti all'età di 15 anni fino a 18 anni.

Le risposte positive al prick test per gli allergeni esterni al basale sono risultate il più importante determinante sia per l'incidenza che per la persistenza di rinite allergica fino al follow-up.

Per l'incidenza di rinite allergica, ulteriori fattori di rischio indipendenti, statisticamente significativi, sono stati: risposte positive al prick test per gli allergeni degli ambienti chiusi, storia familiare di asma, sesso femminile e mancanza di allattamento al seno esclusivamente per 2 o più mesi.

A seconda del numero di fattori di rischio presenti, la probabilità di incidenza di rinite allergica è aumentata dal 2% ( senza fattori di rischio presenti ) al 72% ( modello completo ).

La probabilità di persistenza della rinite allergica è variata dal 33% ( senza fattori di rischio presenti ) all’83% ( modello completo ).

In conclusione, il decorso della rinite allergica oltre la pubertà può essere previsto utilizzando fattori di rischio che sono facili da determinare nell'infanzia.
La sensibilizzazione ad allergeni esterni sembra giocare un ruolo molto più importante per lo sviluppo della malattia rispetto alla sensibilizzazione agli allergeni degli ambienti chiusi. Questo potrebbe aiutare i pediatri a consigliare i pazienti. ( Xagena2012 )

Kellberger J et al, J Allergy Clin Immunol 2012; 129: 397-402


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